MOST

"1914-2014"
Il focus di questo numero, così come si evince dal titolo "1914-2014", è il centenario dello scoppio della Grande Guerra e l'inizio di quello che può essere inteso, secondo la Redazione della rivista "un secolo di conflitti". Il tema centrale della guerra, così come quello della pace e dell'incapacità di mantenerla per tutto il '900, rappresenta il filo comune di tutti gli approfondimenti storici, le analisi e i racconti presenti in questo numero.
Negli ultimi cent'anni, infatti, il continente europeo ha vissuto il susseguirsi di conflitti a carattere mondiale, l'uno concatenato e conseguente al precedente. A distanza di cent'anni, inoltre, la guerra torna alle porte d'Europa, nel lontano e vicino est, in Ucraina, riproponendo quelle stesse contrapposizioni ideologiche tipiche da Guerra Fredda.
L'inasprimento del conflitto israelo-palestinese, con il picco dell'operazione "protective edge" dell'estate scorsa, così come l'aggravarsi della crisi siriana e l'espansione dello Stato Islamico, rendono poi il medio oriente un costante focolaio di conflitti, che l'Europa non può permettersi di ignorare.
Abbiamo quindi deciso di analizzare, approfondire, raccontare e riportare la guerra, come una costante europea che ha dato forma e contenuti al nostro continente.
Most, che in molte lingue slave significa "ponte", è una rivista a carattere accademico che si prepone l'obiettivo di avvicinare diversi approcci alla politica internazionale, mantenendo "l'oriente" come suo unico interesse costante. Insieme al quotidiano on line East Journal, la rivista rappresenta l'attività principale dell' "associazione culturale Most", che ha come unico obiettivo la diffusione di approfondimenti giornalistici e accademici su tutte le principali questioni politiche, sociali e culturali dell'Europa centro-orientale e dei Balcani, così come del Caucaso e dell'Asia.

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